02 di dicembre, 2017

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Fatima ha vissuto la giornata di apertura nel nuovo anno pastorale “Tempo di Grazia e Misericoria: rendere grazie per il dono di Fatima”

Il nuovo ciclo post-centenario propone un itinerario di tre anni.

 

Il Santuario di Fatima ha presentato lo scorso sabato la tematica del nuovo Anno Pastorale nel corso di una giornata di apertura che si è svolta presso il Centro Pastorale Paolo VI. Il tema scelto per l’Anno Pastorale è “Rendere grazie per il dono di Fatima”, come ha annunciato il rettore del Santuario di Fatima, Padre Carlos Cabecinhas.

Il tempo che si apre è stato impostato dal Santuario di Fatima in un orizzonte triennale e l’itinerario delineato si propone, precisamente, di proseguire e approfondire il Centenario delle Apparizioni e promuovere il consolidamento dei dinamismi che si sono avviati e hanno portato “tanti buoni frutti, all’insegna del riconoscimento del dono ricevuto e dell’impegno necessario per accoglierlo”.

Terminato il Centenario e il percorso di sette anni, il Santuario apre ora un nuovo ciclo di tre anni intitolato in senso generale “Tempo di Grazia e Misericordia”, suggerendo per ciascun anno un tema specifico.

Il primo, nel quale stiamo entrando, lo si vivrà secondo il tema “Tempo di grazia e misericordia: rendere grazie per il dono di Fatima”, per sottolineare la coscienza del dono ricevuto, iniziativa gratuita e amorosa di Dio. Il secondo, 2018-2019, lo si percorrerà alla luce del “Tempo di grazia e misericordia: rendere grazie per il pellegrinaggio come Chiesa”, richiamando la dimensione ecclesiale di questo dono fatto alla Chiesa e all’umanità, per la Chiesa e per il mondo. Infine, l’anno 2019-2020, impostato sulla vocazione alla santità, che è dono e compito, sarà definito come “Tempo di grazia e misericordia: rendere grazie per la vita in Dio”.

Con questo percorso il Santuario vuole fare memoria dei momenti di grazia che segnano la storia centenaria dell’avvenimento di Fatima, cercando di stimolare la consapevolezza di che dono sia questo avvenimento per l’epoca contemporanea.

Presentando il nuovo anno pastorale, il responsabile ha proseguito dicendo che “i grandi obiettivi di questo triennio” si basano sul “fare memoria dei momenti di grazia dei 100 anni dell’Avvenimento Fatima, risvegliare la coscienza sul fatto che Fatima è un dono per il mondo contemporaneo e mettere in evidenza la dimensione di ecclesialità presente nel messaggio di Fatima”.

“Approfondire la dimensione battesimale del messaggio di Fatima, valorizzare il pellegrinaggio come tratto peculiare della condizione umana e la figura del pellegrino come protagonista dell’avvenimento di Fatima, approfondire la conoscenza dei modelli di santità specifici di Fatima”, sono altri obiettivi individuati, ha detto il rettore.

Padre Carlos Cabecinhas ha aggiunto che questo nuovo Anno Pastorale cercherà “dal punto di vista grafico, di evidenziare il tema con manifesti e altri strumenti, proprio per ricordare ai pellegrini” queste tematiche che orientano Fatima.

In questo senso sarà proposto “un itinerario di preghiera per i pellegrini”, “una catechesi riferita al tema lungo i lati della piazza del Santuario” e il libro dell’anno come “Guida del Pellegrino”.

A livello formativo Padre Carlos Cabecinhas ha detto che verrà mantenuto “il consueto ritmo dei simposi teologico-pastorali” e “il ritmo del ciclo di conferenze, anche se con una configurazione un po’ diversa”, che si estenderà lungo l’intero anno pastorale.

Il programma culturale “non avrà l’intensità di questi ultimi anni”, ma il Santuario intende comunque “confermare il ritmo annuale delle esposizioni temporanee” dal monento che questo è considerato “un elemento qualificante del messaggio che si vuole trasmettere”.

“Rifletteremo sull’importanza di Fatima come luogo di cultura –dove si dà spazio alla cultura, dove si produce cultura e da dove si irradiano ulteriori linee di sviluppo culturale,- sia in relazione alla sua rilevanza antropologica, in concreto ponendosi di fronte alle pressanti sfide dell’accoglienza della sofferenza umana o della cura della casa Comune e dell’umanità che la abita, secondo una prospettiva cristiana integrata e integrale”, ha affermato.

Il rettore del Santuario ha anche rilevato che, dopo aver “celebrato festosamente e con intensità” l’intero Centenario delle Apparizioni, non è possibile “terminare e chiudere semplicemente le celebrazioni, soprattutto perché i 100 anni di storia proseguono con altre ricorrenze degne di nota”.

Al programma triennale si affiancano determinati eventi che, oltre ad essere inseriti nella data appropriata, determinano delle opportunità per tutti e tre gli anni pastorali: la restaurazione della Diocesi di Leiria, avvenuta il 17 gennaio 1918; la morte di Francisco Marto, il 4 aprile 1919; la costruzione della Cappellina delle Apparizioni nella primavera del 1919; la morte di Jacinta Marto, il 20 febbraio 1920; la realizzazione della scultura della Beata Vergine del Rosario di Fatima, nello stesso anno; e, ancora nel 1920, l’inizio del ministero pastorale di Mons. José Alves Correia da Silva come Vescovo di Leiria.

“Ciò che intendiamo fare, non soltanto in questo anno pastorale ma lungo i tre anni che ci si aprono davanti, è dare continuità alla dinamica avviata nella vita del Santuario con la celebrazione del Centenario delle Apparizioni. Affronteremo tematiche complementari che ci aiuteranno a portare avanti la riflessione già fatta”, ha comunicato P. Carlos Cabecinhas.

Il sacerdote ha inoltre annunciato che l’istituzione “valorizzerà alcuni elementi finora rimasti secondari perché da adesso inizino a segnare la vita del Santuario nella sua quotidianità”

“Guardando con attenzione i cento anni di Fatima, possiamo con facilità constatare che ci sono molti aspetti che dimostrano quale dono sia Fatima per la Chiesa e per l’umanità. Con questa coscienza il Santuario cercherà di percorrere i prossimi anni, a cominciare da questo che segue l’anno giubilare, prolungandone il giubilo e, mantenendosi in questo giubilo, approfondirne la fecondità”, ha aggiunto.

Padre Carlos Cabecinhas ha proseguito dicendo che quest’anno verrà data una speciale attenzione alla Immagine Pellegrina della Madonna di Fatima, per rilevarne l’incalcolabile valore pastorale per la vita e i contesti delle comunità nelle quali viene portata”.

Durante la sessione di apertura del nuovo Anno Pastorale è stato possibile anche ascoltare una riflessione del teologo José Rui Texeira, docente dell’Università Cattolica, e un brano eseguito dalla Schola Cantorum Pastorinhos de Fatima, diretta dalla Maestra Paula Pereira, oltre ad un intervento del vescovo di Leiria – Fatima.

Nella medesima sessione sono state ringraziate, con il dono della Medaglia del Centenario, cinque istituzioni pubbliche alle quali il Santuario ha voluto rendere omaggio per la collaborazione prestata durante l’anno del Centenario. Si tratta del Comune di Ourem, l’Amministrazine Locale di Fatima, la Guardia Nazionale Repubblicana, l’Associazione Umanitaria dei Vigili del Fuoco Volontari di Fatima e la Aciso- Associazione delle Imprese di Ourem- Fatima.

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