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Cronologia dei tre veggenti

1907.03.28 | Lucia di Gesù nasce ad Aljustrel.

Lucia di Gesù nasce ad Aljustrel, ultima dei sei figli di Maria Rosa e Antonio dos Santos. La data di nascita indicata nel certificato di battesimo è il 22 marzo; tale differenza è spiegata da Lucia stessa, nella sua Quinta Memoria: «Quando il Dr. Formigão chiese a mia madre quando nacqui (la interrogò circa quale giorno io festeggiassi il compleanno), la udii dare questa risposta: "Noi diciamo che è il 22 marzo, perché è stata registrata come se fosse nata in quel giorno, ma non è la verità. Lei è nata il 28 marzo 1907. Era il Giovedi Santo; al mattino sono andata alla Santa Messa e ho fatto la Comunione e avevo l’intenzione di tornare il pomeriggio per la visita al Santissimo Sacramento, ma non mi fu possibile giacché il pomeriggio è nata lei [...]. Il papà si interessò subito per il Battesimo. Non gli era conveniente la settimana seguente a causa dei suoi impegni, ma giacché era fatto obbligo ai genitori di portare i figli al Battesimo dopo otto giorni dalla nascita – in caso contrario pagavano una multa - il papà decise di dire che ero nata il giorno 22, così che il parroco la battezzasse al Sabato dell’Alleluia, cioè il giorno 30 dello stesso mese"».

Lucia fu quindi battezzata a Fatima, il 30 marzo del 1907, come conferma il certificato di battesimo redatto dal parroco.

Memorie di Suor Lucia. II, Fatima: Santuario di Fatima, 2010, pag. 13; cfr. Certificato n° 30/1907 del Libro dei Battesimi della Parrocchia di Fatima, Registro di Stato Civile di Vila Nova de Ourém

 

1908.06.11 | Francesco nasce ad Aljustrel.

Francesco nasce ad Aljustrel, penultimo dei sette figli di Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus. Viene battezzato il 20 giugno del 1908, nella chiesa parrocchiale di Fatima, come risulta dal suo certificato di battesimo.

Cfr. Certificato n° 39/1908 del Libro dei Battesimi della Parrocchia di Fatima, Registro di Stato Civile di Vila Nova de Ourém

 

1910.03.05 | Giacinta nasce ad Aljustrel.

Giacinta nasce ad Aljustrel, settima e ultima figlia di Manuel Pedro Marto e Olimpia de Jesus. È battezzata il 19 marzo del 1910, nella chiesa parrocchiale di Fatima, come indica il suo certificato di battesimo.

Anche se la data ufficiale di nascita è il giorno 11 Marzo, è probabile che la data di nascita di Giacinta sia stata modificata dai genitori, come è successo per Lucia e per gli stessi motivi. Su uno degli appunti di Manuel Nunes Formigão, vi sono le seguenti annotazioni relative alla veggente: «Giacinta 5 di marzo» e «Giacinta di Gesù, ha fatto 7 al 5 di marzo».

Cfr. Certificato n° 19/1910 del Libro dei Battesimi della Parrocchia di Fatima, Registro di Stato Civile di  Vila Nova de Ourém; cfr. Documentação Crítica de Fátima, vol. I, Fátima: Santuário de Fátima, 1992, pag. 92 e 97]

 

1913 | Lucia riceve la Prima Comunione.

Lucia riceve la Prima Comunione nella chiesa parrocchiale di Fatima. Avendo solo sei anni, il parroco ritenne prudente che Lucia aspettasse l'anno successivo a ricevere la comunione, come lei stessa racconta nella sua Seconda Memoria, scritta nel 1937. E’ Padre Cruz che, trovandosi in quel momento in visita alla parrocchia e sorpreso per la conoscenza che la bambina aveva del catechismo, intercede presso il parroco. Il giorno della comunione, Lucia formula questa preghiera: «Signore, fammi santa, conserva il mio cuore sempre puro, soltanto per Te».

Memorie di Suor Lucia, Fatima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, pag. 69-73

 

1915 | Lucia e tre compagne scorgono «una specie di nuvola...  con forma umana».

Nella sua Quarta Memoria, Lucia specifica che in questo anno, «in compagnia di tre compagne, [...] vidi che sopra l’albereto della valle che si estendeva ai nostri piedi aleggiava una specie di nuvola, più bianca della neve, un po’ trasparente, con forma umana. Le mie compagne mi chiesero cos’era. Risposi che non lo sapevo. In giorni diversi si ripeté altre due volte».

Memorie di Suor Lucia, Fatima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, pag. 165

 

1916 | Un Angelo appare, per tre volte, ai tre bambini-pastori.

Francesco, di 8 anni e Giacinta, di 6, cominciano a portare al pascolo il gregge dei loro genitori.

Nella Seconda e Quarta Memoria di Lucia, scritte rispettivamente nel 1937 e nel 1941, Lucia lascia l’annotazione più completa sulle apparizioni dell’Angelo, per tre volte, nella primavera, estate e autunno, ai tre pastori di Fatima, Giacinta, Francesco e alla stessa Lucia. L'Angelo, che si presenta come Angelo della Pace ed anche come Angelo del Portogallo, li chiama ad una vita coinvolta con i «disegni di misericordia» di Dio.

Cfr. Memorie di Suor Lucia, Fatima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010 , pag. 74-76; 166-168]

 

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1917.05.13 | La Signora del Rosario appare ai tre bambini-pastori per la prima volta.

Alla Cova da Iria, dove si trovavano con le greggi, i veggenti raccontano dell’apparizione di una Signora «più luminosa del sole» che dice loro di essere «del Cielo». La Signora chiede di tornare alla Cova da Iria «per sei mesi consecutivi, il giorno 13, a questa stessa ora», indicando loro che nell’ultima apparizione avrebbe rivelato chi era e cosa voleva. Nello stesso tempo, invita i pastorelli: «Volete offrirvi a Dio?».

Memorie di Suor Lucia, Fatima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, pag.169-173

 

1917.05.27 | Lucia è sottoposta al primo interrogatorio sulle apparizioni.

Lucia è sottoposta al primo dei molti interrogatori sulle apparizioni. Il primo ad interrogarla è il parroco di Fatima, Manuel Marques Ferreira, che scrive degli appunti sui vari dialoghi avuti con i veggenti. Queste note sono conservate come testimonianza storica dell’avvenimento - Fatima, accanto agli appunti di molti altri interrogatori fatti ai tre veggenti e realizzati, tra gli altri, da Manuel Nunes Formigão, Carlos Azevedo Mendes e José Ferreira Lacerda.

Documentação Crítica de Fátima, vol. I. Fátima: Santuário de Fátima, 1992. Il primo interrogatorio del parroco di Fatima si trova alle pagine 5-9.

 

1917.06.13 | La Signora del Rosario appare ai tre bambini-pastori per la seconda volta.

La seconda apparizione rimane segnata dalla promessa della Signora del Rosario ad una Lucia rattristata dalla prospettiva di rimanere sola: «E tu ne soffri molto? Non ti scoraggiare. Io non ti lascerò mai. Il mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio».

Cfr. Memorie di Suor Lucia, Fatima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, pag. 172

 

1917.07.13 | La Signora del Rosario appare ai tre bambini-pastori per la terza volta.

Nell'apparizione di luglio, la Signora rivela ai tre bambini quello che rimase famoso come il Segreto di Fatima, che consiste in una visione in trittico: la prima scena presenta una visione dell'inferno; la seconda indica la devozione al Cuore Immacolato di Maria; la terza illustra la Chiesa martire in cammino verso la Croce.

Cfr. Memorie di Suor Lucia, Fatima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, pag. 173-174; 203-209

 

1917.08.13 | I veggenti vengono trattenuti ad Ourém e la Signora del Rosario appare per la quarta volta, il 19 agosto, ai tre bambini-pastori.

Secondo diversi testimoni, i tre bambini sono portati a Vila Nova de Ourém dal sindaco, Artur de Oliveira Santos. E’ lui stesso a confermarlo, per iscritto: «Esercitavo l’incarico di sindaco del comune e nelle prime ore del suddetto giorno 13, avendo lasciato a protezione una forza della Polizia nella sede del comune, in compagnia dell’ufficiale del comune, Candido Alho, mi avviai verso il villaggio di Aljustrel, nell’intento di portare i tre protagonisti in città, al fine di evitare che continuasse la speculazione clericale che si stava facendo attorno a loro. Presso l’abitazione dei genitori di Francesco e Giacinta, si trovava già il sacerdote João, parroco a Porto de Mós, che stava parlando con la madre, e accanto in una piccola piazza, un buon numero di seminaristi. Lucia, interrogata su mia richiesta dal sacerdote, ripeté ciò che già precedentemente aveva detto. Convinsi i genitori di Lucia e quelli di Francesco e Giacinta e i sacerdoti, a far interrogare i bambini dal parroco di Fatima, al fine di appurare qualcosa di concreto; una volta a Fatima, invece di portarli alla Cova da Iria, come si aspettavano più di una decina di sacerdoti, riuscii a portarli a casa mia, dalla mia famiglia su un calesse preso a noleggio in precedenza».

Dopo essere stati tre giorni ad Ourém, ed essendo stati sottoposti, dando credito al racconto di Lucia, a diverse minacce affinché rivelassero il segreto confidato dalla Signora, i tre bambini sono riconsegnati alle loro famiglie il 15 agosto.

Documentação Crítica de Fátima, vol. I, Fatima: Santuario di Fatima, 1992, pag. 377-378; cfr. Memorie di Suor Lucia, Fatima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, pag. 51-54; 91; 143-145

 

1917.09.13 | La Signora del Rosario appare ai tre bambini-pastori per la quinta volta.

Le strade «erano affollate di gente» in quel 13 settembre. «Là si vedevano tutte (le) miserie della povera umanità», dice Lucia con sguardo compassionevole ricordando quella moltitudine. Durante l’incontro con la Signora del Rosario, il sacrificio dei bambini viene ricondotto all'essenziale: «Dio è contento dei vostri sacrifici, ma non vuole che dormiate con la corda». La contentezza di Dio riposa nella disponibilità dei veggenti al dono di sé in favore dell'umanità.

Memorie di Suor Lucia, I. 14.ª ed. Fátima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, p. 179-180.

 

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1917.10.13 | La Signora del Rosario appare ai tre bambini-pastori per la sesta volta.

Il giorno dell'ultima apparizione, il 13 ottobre, la Cova da Iria si presenta con un mare di persone. Il commento dell’edizione del 15 ottobre della rivista O Século,  descrive ciò che le circa 70 mila persone poterono vedere sul posto: «Agli occhi abbagliati di quel popolo, il cui atteggiamento ci riporta ai tempi biblici, e che, sbalordito, a capo scoperto, fissa l’azzurro, il sole oscillò, con movimenti bruschi mai visti e al di fuori di tutte le leggi cosmiche - il sole "danzò", secondo la tipica espressione dei contadini».

In quest’ultima apparizione, la Signora si presenta ai veggenti come la Madonna del Rosario.

Avelino de Almeida, O Século, Lisboa 37 (12876), 15 ottobre. 1917, in: Documentação Crítica de Fátima, vol. III. Fátima: Santuário de Fátima, 2002, p. 241; cf. Memorie di Suor LuciaI. 14.ª ed. Fátima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, p. 180-181.

 

1919.04.04 | Francesco muore ad Aljustrel.

Colpito dall'epidemia di pneumonica e ammalatosi dal 18 ottobre 1918, Francesco riceve il sacramento della riconciliazione il 2 aprile 1919 e il viatico il giorno seguente. Muore, in casa sua, intorno alle ore 22 del 4 aprile. Nel suo processo parrocchiale, il parroco riporta la seguente postilla: «Francesco - Veggente - è morto alle dieci di sera, del 4 aprile corrente, vittima di una prolungata penosa influenza durata 5 mesi, ricevendo i Sacramenti con grande lucidità e pietà - E ha confermato di aver visto una Signora alla Cova da Iria e a Valinho».

Certificato n.° 21/1919 del Registro dei Decessi della Parrocchia di Fatima

 

1920.02.20 | Giacinta muore a Lisbona.

La più giovane dei tre bambini di Fatima si ammala, come suo fratello, nell'autunno del 1918. Dal 1° luglio al 31 agosto del 1919 fu ricoverata all'Ospedale di Vila Nova de Ourém e ancora il 2 febbraio del 1920 presso l'Ospedale D. Estefania, a Lisbona, dove fu operata e dove più tardi morì. Il suo corpo fu sepolto nel cimitero di Vila Nova de Ourém.

Eurico Lisboa, uno dei medici responsabili per il ricovero di Giacinta nella capitale, riferisce: «Nel pomeriggio di venerdì 20 febbraio, intorno alle ore 6:00 (del pomeriggio), la piccolina disse di sentirsi male e che desiderava ricevere i Sacramenti. Fu chiamato il rispettabile priore della parrocchia degli Angeli, il Sr. Dr. Pereira dos Reis, che ascoltò la sua confessione, verso le 8:00 di sera. Mi dissero che la piccola avrebbe insistito che le fosse portato il Santo Viatico, cosa su cui il Sr. Dr. Pereira dos Reis non fu d'accordo, vedendola apparentemente bene, promettendo di portarle Nostro Signore il giorno seguente. La piccolina insistette nel chiedere la Comunione, dicendo che sarebbe morta presto. E di fatto, intorno alle 10 e mezzo della notte, morì molto tranquillamente, senza aver ricevuto la comunione».

Giovanni de Marchi, Era una Signora più splendente del sole, Fatima: Missionari della Consolata, 19667, pag. 298; cfr. Certificato n.° 36/1920? del Registro dei Decessi della Parrocchia dos Anjos, Lisbona

 

1921.06.15 | La Madonna del Rosario appare, per la settima volta, a Lucia, alla Cova da Iria.

Lucia visita la Cova da Iria, dove ha luogo la settima apparizione della Madre di Dio, a cui Ella aveva accennato il 13 maggio 1917. Il vescovo di Leiria aveva invitato Lucia a lasciare Aljustrel per trovare rifugio nel Collegio di Vilar, a Porto. Lucia aveva acconsentito, ma presto se n’era pentita, sentendo il peso della separazione dalla famiglia e dai luoghi che le erano familiari. Alcuni anni più tardi, ricorda nel suo diario come, quel giorno, si fosse recata alla Cova da Iria, dove, «in ginocchio e appoggiata alla piccola grata che proteggeva la terra che aveva alimentato il leccio felice dove la Madonna aveva appoggiato i Suoi piedi Immacolati, lasciai scorrere lacrime in abbondanza, mentre chiedevo perdono alla Madonna per non essere capace di offrirLe questa volta, quel sacrificio che mi sembrava superiore alle mie forze. Ricordavo, certo, il 13 maggio 1917, quel bel giorno in cui avevo detto “sì”, promettendo di accettare tutti i sacrifici che Dio volesse mandarmi e quel ricordo era come una luce in fondo all’anima, uno scrupolo che non mi dava pace, e mi faceva versare un torrente di lacrime! [...] E’certo che, dal Cielo, il Tuo sguardo materno seguiva i miei passi e nello specchio immenso della Luce che è Dio, vedesti la lotta di colei alla quale avevate promesso speciale protezione. "Io non ti lascerò mai. Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio e il cammino che ti condurrà fino a Dio". Premurosa e sollecita ancora una volta scendesti sulla terra, e fu allora che sentii la Tua mano amica e materna toccarmi la spalla; alzai lo sguardo e Ti vidi, eri Tu, la Madre Benedetta che mi dava la mano e mi indicava il cammino; le Tue labbra si schiusero e il dolce tono della tua voce restituì la luce e la pace alla mia anima: "Sono qui per la settima volta. Vai, prosegui il cammino lungo il quale il Vescovo vorrà condurti. Questa è la volontà di Dio” . Ripetei allora il mio “sì”, quel giorno molto più cosciente che il 13 maggio 1917 e mentre di nuovo Ti elevavi al Cielo, come in un attimo, interiormente rividi tutta la serie di meraviglie che in quello stesso luogo, solo quattro anni prima, mi era stato dato di contemplare. Ricordai la mia cara Madonna del Carmelo e in quel momento sentii la grazia della vocazione per la vita religiosa e l’attrazione per il Chiostro del Carmelo».

Il giorno dopo, Lucia lasciò Aljustrel, diretta al Collegio di Vilar, a Porto, dove è ammessa il 17 giugno, prendendo il nome di Maria das Dores.

Diario di Suor Lucia, n. p.

 

1922.01.05 | Lucia redige il primo racconto delle apparizioni.

Lucia redige il primo resoconto scritto delle apparizioni, nel Collegio di Vilar.

Cf. António Maria Martins, Cartas da Irmã Lúcia. 2.ª ed. Porto: Livraria Apostolado da Imprensa, 1979, p. 80-84.

 

1924.07.08 | Lucia risponde all'interrogatorio ufficiale della Commissione Canonica Diocesana sugli avvenimenti di Fatima.

L'ultima veggente di Fatima risponde, a Porto, all'interrogatorio ufficiale della Commissione  Canonica Diocesana sugli avvenimenti di Fatima, nominata da Mons. José Alves Correia da Silva, vescovo di Leiria. Questa dichiarazione fu associata al Processo Canonico Diocesano. A seguito di questo Processo, il vescovo di Leiria, il 13 ottobre 1930, nella Lettera Pastorale sul culto della Madonna di Fatima, dichiarò «degne di fede le visioni dei bambini alla Cova da Iria, parrocchia di Fatima, in questa Diocesi, nei giorni 13 da maggio a ottobre del 1917».

Cf. Documentação Crítica de Fátima, vol. II. Fátima: Santuário de Fátima, 1999, p. 123-146; 261-276.

 

1925.12.10 | La Madonna e il Bambino Gesù appaiono a Lucia, a Pontevedra.

Lucia accoglie l'apparizione della Madonna e del Bambino Gesù, nel postulandato delle Suore Dorotee a Pontevedra, dove la veggente era entrata il 25 ottobre di questo anno. In un manoscritto del 1927, steso su richiesta del suo confessore, Lucia indica la devozione dei primi sabati come l’invito specifico di questa apparizione. Due mesi dopo, il 15 febbraio 1926, ebbe una nuova apparizione del Bambino Gesù, che le «chiese se aveva già diffuso la devozione alla Sua Santissima Madre».

António Maria Martins, Cartas da Irmã Lúcia. 2.ª ed. Porto: Livraria Apostolado da Imprensa, 1979, p. 39-40; Memorie di Suor Lucia I. 14.ª ed. Fátima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, p. 191-194.

 

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1926.10.02 | Lucia inizia il noviziato a Tuy.

Lucia inizia il noviziato a Tuy, prendendo il nome di Maria Lucia das Dores. Farà i suoi voti temporanei nella Congregazione delle Suore Dorotee il 3 ottobre 1928 e quelli perpetui esattamente sei anni più tardi.

 

1927.12.17 | Lucia, nella preghiera, ascolta la voce di Gesù.

Preoccupata per le difficoltà nel soddisfare la richiesta di Gesù senza rivelare il segreto che le era stata affidato, Lucia prega vicino al Tabernacolo, nella cappella della comunità, a Tuy. «Gesù, con voce chiara, le fa sentire queste parole: "Figlia mia, scrivi quel che ti chiedono; e scrivi pure tutto quello che ti rivelò la Santissima Vergine nell'Apparizione in cui parlò di questa devozione, scrivilo pure"».

António Maria Martins, Cartas da Irmã Lúcia. 2.ª ed. Porto: Livraria Apostolado da Imprensa, 1979, p. 39; memorie di Suor LuciaI. 14.ª ed. Fátima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, p. 191.

 

1929.06.13 | Lucia riceve la visione della Santissima Trinità, a Tuy.

Lucia riceve la visione della Santissima Trinità, corredata dalle parole «Grazia e Misericordia». Come indica la nota fatta dal suo direttore spirituale, José Gonçalves Bernardes, alla visione segue la richiesta, da parte della Vergine del Cuore Immacolato, della consacrazione della Russia.

Memorie di Suor Lucia I. 14.ª ed. Fátima: Secretariado dos Pastorinhos, 2010, p. 195-196.

 

1935.09.12 | I resti mortali di Giacinta sono traslati al cimitero di Fatima.

Il corpo della veggente Giacinta Marto viene trasferito al cimitero di Fatima. La testimonianza indiretta di Lucia fa intendere che «è stato trovato intatto il volto della Serva di Dio».

Lúcia de Jesus, “Processo di Coimbra”, Positio super virtutibus Hyacinthae Marto. Roma, 1988, p. 340.

 

1935.12.25 | Lucia conclude la sua prima memoria.

L'ultima veggente termina la stesura della prima memoria, dedicata al ricordo di sua cugina Giacinta e redatta in risposta ad una richiesta del vescovo di Leiria.

 

1937.11.21 | Lucia conclude la sua seconda memoria.

Lucia conclude la sua seconda memoria.

 

1940.12.02 | Lucia scrive a Papa Pio XII.

Lucia scrive una lettera a Pio XII, nella quale chiede al Santo Padre, che «si degni  estendere e benedire questa devozione [al Cuore Immacolato di Maria] a tutto il Mondo», così come «la consacrazione del Mondo al Cuore Immacolato di Maria, con menzione speciale alla Russia».

António Maria Martins, Cartas da Irmã Lúcia. 2.ª ed. Porto: Livraria Apostolado da Imprensa, 1979, p. 58-59.

 

1941.08.31 | Lucia conclude la sua terza memoria.

La religiosa porta a termine la terza memoria, che era stata richiesta dal vescovo di Leiria, il 26 luglio 1941.

 

1941.12.08 | Lucia conclude la sua quarta memoria.

Lucia termina la stesura della quarta memoria, in risposta alla richiesta del vescovo di Leiria del 7 ottobre 1941.

 

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1946.05.17 | Lucia viene inviata alla comunità dorotea di Gaia.

La religiosa viene inviata alla comunità dorotea del Collegio do Sardão, a Vila Nova de Gaia. Dal 20 al 22 di questo mese di maggio, Lucia torna a Fatima, dopo due decenni di assenza. Visita la Cova da Iria, Loca do Cabeço, Valinhos e Aljustrel.

 

1948.03.25 | Lucia entra nel Carmelo di Santa Teresa, a Coimbra.

Lucia entra nel Carmelo di Santa Teresa, a Coimbra. Il 13 maggio, prende l’abito con il nome di Maria Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato, dando i voti solenni il 31 maggio 1949. In una lettera scritta nel 1954, Lucia descrive il suo ingresso nella cella carmelitana: «Quando ebbi la felicità di entrare al Carmelo, fui condotta alla cella ed entrando, fissai per alcuni istanti la grande croce nuda che mi apriva le braccia. La nostra Reverenda Madre Priora mi chiese: "Sa per che cosa è qui questa croce, senza immagine?" E senza darmi il tempo di rispondere, aggiunse: "E’ lì perché in essa la Sorella si crocifigga". Che bell’ideale essere crocifissa con Cristo!».

António Maria Martins, Cartas da Irmã Lúcia. 2.ª ed. Porto: Livraria Apostolado da Imprensa, 1979, p. 65.

 

1951.04.30 | I resti mortali di Giacinta sono traslati nella Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fatima.

I resti mortali di Giacinta sono identificati e traslati, il 1° maggio di questo anno, nella Basilica della Beata Vergine Rosario di Fatima.

 

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1952.02.17 | I resti mortali di Francesco sono traslati nella Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fatima.

I resti mortali di Francesco vengono riesumati. La loro identificazione, resa difficoltosa dal fatto che nella stessa tomba sono stati posti diversi corpi, è dovuta, in gran parte, ai 148 grani del rosario con cui fu sepolto, trovato accanto alle sue ossa e prontamente riconosciuto dal padre del veggente. Il corpo è trasferito alla Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fatima, il 13 marzo di questo anno.

 

1952.04.30 | Mons. José Alves Correia da Silva apre il Processo Informativo Diocesano sulla fama di santità e sulle virtù di Francesco e Giacinta.

Mons. José Alves Correia da Silva, vescovo di Leiria, procede all’apertura dei due Processi Informativi Diocesani sulla fama di santità e le virtù di Francesco e Giacinta. In un primo momento, le cause di beatificazione di Francesco e di Giacinta seguirono procedure indipendenti, diventando una causa comune solo dopo il decreto delle virtù dei fratelli Marto. Il processo di Francesco Marto ha avuto 63 sessioni e 25 testimoni e  quello di Giacinta Marto 77 sessioni e 27 testimoni.

 

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1967.05.13 | Lucia incontra Papa Paolo VI a Fatima.

In occasione del pellegrinaggio di Paolo VI, nella celebrazione del Cinquantenario delle Apparizioni di Fatima, Lucia si reca a Fatima e si incontra con il papa.

 

1977.07.11 | Lucia riceve il cardinale Albino Luciani, a Coimbra.

Lucia riceve il cardinale Albino Luciani, Patriarca di Venezia e futuro Papa Giovanni Paolo I, al Carmelo di Santa Teresa, a Coimbra.

 

1979.07.02 | Si chiude il Processo Informativo Diocesano su Giacinta.

Chiusura del Processo Informativo Diocesano riguardante Giacinta.

 

1979.08.01 | Si chiude il Processo Informativo Diocesano su Francesco.

Chiusura del Processo Informativo Diocesano riguardante Francesco.


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1982.05.13 | Giovanni Paolo II pellegrino, per la prima volta, a Fatima.

Giovanni Paolo II si reca in pellegrinaggio, per la prima volta, a Fatima, in un viaggio caratterizzato dalla gratitudine per la materna protezione della Madre di Dio nell’attentato di cui era stato vittima, esattamente un anno prima, in piazza San Pietro, a Roma. Sono parole di gratitudine quelle che il Pontefice pronuncia alla Cappellina delle Apparizioni, a Fatima: «Ho visto in tutto ciò che stava succedendo - non mi stanco di ripeterlo - una speciale protezione materna della Madonna. E nella coincidenza - non ci sono semplici coincidenze nei disegni della divina Provvidenza - ho visto anche un appello e chissà, un richiamo all’attenzione verso il messaggio che da qui partì, 65 anni orsono, tramite tre fanciulli, figli di umile gente di campagna, i pastorelli di Fatima, come sono universalmente conosciuti». 

Lì ebbe luogo il primo incontro della veggente Lucia con il papa polacco.

Discorso di Papa Giovanni Paolo II al Vescovo di Leiria all'arrivo a Fatima, 12 maggio 1982

 

1989.02.23 | Lucia conclude la sua quinta memoria.

Lucia conclude la redazione della quinta memoria, evocando la figura del padre, un testo che le era stato ripetutamente chiesto da Luciano Guerra, all’epoca Rettore del Santuario di Fatima. L’autrice fece anche due aggiunte alla memoria nell’aprile dello stesso anno.

 

1989.05.13 | Giovanni Paolo II firma il decreto di eroicità delle virtù di Francesco e Giacinta.

Giovanni Paolo II decreta l’eroicità delle virtù di Francesco. Lo stesso fa per sua sorella Giacinta. I decreti delle virtù dei fratelli Marto, e la conseguente assegnazione del titolo di venerabili, rappresentano un momento veramente significativo per la Storia della Chiesa, in quanto per la prima volta, e dopo un lungo periodo di riflessione teologica iniziato proprio in risposta alla Causa dei due pastorelli di Fatima, è riconosciuta l’eroicità delle virtù e la maturità di fede di bambini non martiri, aprendo così un precedente alla possibilità di riconoscere la santità dei bambini.

Parte di questo dibattito teologico si trova pubblicato nell’Osservatore Romano, 10 aprile 1981

 

1991.05.13 | Giovanni Paolo II pellegrino, per la seconda volta, a Fatima.

Giovanni Paolo II si reca in pellegrinaggio per la seconda volta, a Fatima, incontrandosi ancora una volta con l'ultima veggente, Lucia di Gesù.

 

1993.03.25 |Lucia conclude la sua sesta memoria.

La carmelitana termina la sua sesta memoria dedicata alla persona di sua madre.

 

1999.06.28 | Giovanni Paolo II promulga il decreto sul miracolo della guarigione ottenuta per intercessione di Francesco e Giacinta

Giovanni Paolo II promulga il decreto sul miracolo della guarigione di Emilia Santos, ottenuto per intercessione di Francesco e Giacinta. 

 

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2000.05.13 | Giovanni Paolo II si reca come pellegrino, per la terza volta, a Fatima e beatifica i veggenti Francesco e Giacinta.

Nel suo terzo e ultimo pellegrinaggio a Fatima, durante il Giubileo dell’Anno 2000, Giovanni Paolo II beatifica i veggenti Francesco e Giacinta Marto, presentandoli alla Chiesa e al mondo come «due fiammelle che Dio ha acceso per illuminare l'umanità nelle sue ore buie e inquiete». Pronunciato nel piazzale di Fatima, il decreto papale annunciava: «Accogliendo il desiderio espresso dal nostro fratello Sua Eccellenza Serafim Vescovo di Leiria-Fatima, da molti altri fratelli nell'episcopato e da tanti fedeli cristiani, dopo aver sentito il parere della Congregazione per le Cause dei Santi, con la nostra autorità apostolica concediamo che, d'ora in poi, i venerabili servi di Dio Francesco e Giacinta Marto siano chiamati Beati e si possa celebrare ogni anno, nei luoghi e secondo le norme del diritto, la festa di Francesco e Giacinta Marto il giorno 20 febbraio. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo».

In questa stessa data, Lucia, presente alla beatificazione dei cugini, ha un incontro con il Papa. Nei giorni seguenti, la carmelitana ritorna sui luoghi della sua infanzia: Loca do Cabeço, Aljustrel e chiesa parrocchiale di Fatima.

Cfr. Decreto di beatificazione dei venerabili Francesco e Giacinta Marto; Omelia del Papa Giovanni Paolo II alla cerimonia di beatificazione dei Venerabili Francesco e Giacinta, 13 maggio 2000.

 

2005.02.13 | Lucia muore nel Carmelo di Coimbra.

Lucia muore nel Carmelo di Santa Teresa, a Coimbra. In un messaggio inviato al vescovo di Coimbra, in occasione del funerale della carmelitana, Giovanni Paolo II lascia una testimonianza di amicizia: «Ricordo con commozione i vari incontri che ho avuto con lei e i vincoli di spirituale amicizia che con il trascorrere del tempo si sono intensificati. Mi sono sentito sempre sostenuto dal quotidiano dono della sua preghiera, specialmente nei momenti duri della prova e della sofferenza. Che il Signore la ricompensi ampiamente per il grande e nascosto servizio che ha reso alla Chiesa. Amo pensare che ad accogliere Suor Lucia, nel pio transito dalla terra al Cielo, sia stata proprio Colei che ella vide a Fatima, tanti anni or sono».  

Messaggio di Giovanni Paolo II per il funerale di Suor Lucia, Vaticano, 14 Febbraio 2005

 

2006.02.19 | I resti mortali di Lucia sono traslati alla Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fatima.

I resti mortali di Lucia sono traslati alla Basilica della Beata Vergine del Rosario di Fatima e posti accanto a quelli di sua cugina Giacinta.

 

2008.02.13 | Benedetto XVI accoglie l’istanza di deroga dei cinque anni d’attesa per l’apertura della causa di beatificazione di Lucia.

Al Carmelo di Coimbra, il Cardinale José Saraiva Martins, l’allora Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, annuncia che «Benedetto XVI, accogliendo benevolmente l’istanza presentata dal vescovo di Coimbra, Mons. Albino Mamede Cleto, e condivisa da numerosi vescovi e fedeli di ogni parte del mondo, ha concesso che, in deroga al quinquennio disposto dalla norma canonica, si possa avviare, a soli tre anni dalla morte, la fase diocesana della causa di beatificazione della Carmelitana».

 

2008.04.30 | Il vescovo di Coimbra apre la causa di beatificazione di Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato.

Il vescovo di Coimbra procede all’apertura della causa di beatificazione di Suor Lucia di Gesù e del Cuore Immacolato.

 

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ORARI

19 mar 2024

Messa, in portoghese, nella Basilica di Nostra Signora del Rosario di Fatima

  • 11h00
Messa

Rosario, nella Cappellina delle Apparizioni

  • 12h00
Rosario
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