28 di novembre, 2020

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Il Santuario propone la storia di Fatima attraverso i volti che le hanno dato vita

L’esposizione temporanea “I Volti di Fatima: fisionomie di un paesaggio spirituale” è stata inaugurata oggi e potrà essere visitata a partire dal 2 dicembre

 

Questa mattina è stata inaugurata, dal rettore del Santuario, la nuova esposizione temporanea del Santuario di Fatima: “I Volti di Fatima: fisionomie di un paesaggio spirituale”, che potrà essere visitata a partire dal 2 dicembre, nel Convivium di Santo Agostino, nel piano inferiore della Basilica della Santissima Trinità.

In questa occasione, che ha visto la presenza di un gruppo ridotto di invitati e collaboratori del Santuario, padre Carlos Cabecinhas ha sottolineato la “crescente importanza” di queste mostre per il numero di visitatori e per “l’approfondimento del significato del Messaggio di Fatima”, visualizzando il linguaggio dell'arte e la via della bellezza come “percorsi necessari”.

All’inaugurazione è seguita una visita guidata dal commissario della mostra, Marco Daniel Duarte, che ha elogiato la ricchezza di informazioni raccolta nello spazio di un secolo dall’archivio del Santuario di Fatima, dal quale proviene una parte significativa delle opere presenti nell’esposizione.

Nell’esposizione inaugurata oggi, i visitatori potranno percorrere, fino al 15 ottobre 2022, la storia di Fatima attraverso i vari volti che l’hanno creata, in un percorso che, in un tempo di pandemia che convoca tutta l’umanità a riflettere sulla propria condizione, presenta il tema della morte e della vita come momenti luminosi del pellegrinaggio dell’Uomo nel mondo.

L’esposizione è suddivisa in due parti. In un primo tempo, che ripercorre il primo secolo di Fatima, si svelano i volti rilevanti della storia della Cova da Iria, a cominciare dai tre Veggenti, passando per coloro che le hanno dato impulso, amministratori, ricercatori e persino gli avversari di Fatima, che assunsero dubbi e militanze relativi all’avvenimento della Cova da Iria. La prima parte dell’esposizione comprende anche un nucleo dedicato alla fisionomia artistica, dove sono esposte opere di coloro che guardarono a Fatima nell’ultimo secolo e termina con una galleria fotografica dei protagonisti di Fatima: gli stessi pellegrini, dove sono anche presentati gli oggetti offerti al Santuario dai Papi, vale a adire le rose d’oro e l’anello di San Giovanni Paolo II.

La seconda parte propone un percorso di preghiera centrato sulla fede attraverso “fisionomie spirituali”, invitando il visitatore a interpellarsi sulla propria condizione umana, in una specie di gioco di specchi che confronta la realtà concreta che viviamo con il desiderio relazionale con la trascendenza. In questo momento meno oggettivo e più contemplativo, sono mostrati i “volti che Fatima presenta ai volti che la visitano”, cominciando da quello di Dio, che la mostra tenta di tradurre attraverso le forme plastiche esposte che ritraggono Cristo e la Trinità.

L’esposizione culmina con una riflessione sulla condizione umana nella prospettiva della fede, in un dialogo tra l’arte antica e contemporanea che solleva vari interrogativi sulla fragilità umana. Al termine, dopo la presentazione dei volti di Maria a Fatima, specificatamente attraverso l’esposizione della corona della Statua della Beata Vergine del Rosario di Fatima, un arazzo presenta Cristo come dono della Storia, in una epifania che è sottotitolata da un brano dell’ultima enciclica “Fratelli tutti”, in cui Papa Francesco presenta il tempo attuale come redentore per un’umanità più fraterna.

La nuova esposizione temporanea “I Volti di Fatima: fisionomie di un paesaggio spirituale” consta di pezzi provenienti da collezioni private e da istituzioni, ceduti per l’occasione e presenta pezzi del Museo del Santuario di Fatima, in particolare della sua esposizione permanente che rimarrà chiusa per la durata della mostra.

All’inizio dell’inaugurazione, il rettore e il commissario hanno ringraziato per le varie collaborazioni che hanno reso possibile la nuova esposizione, in particolare le persone e le istituzioni che hanno ceduto alcuni dei pezzi esposti e tutti coloro che hanno reso possibile la mostra, il direttore del Museo del Santuario di Fatima, l’architetto, il designer e i collaboratori del Santuario.

Il rettore ha rivolto inoltre una parola di gratitudine ai volontari del Museo del Santuario di Fatima che collaborano quotidianamente nell’accoglienza ai pellegrini che visitano l’esposizione.

L’esposizione “I Volti di Fatima” adempirà a tutte le norme di sicurezza sanitaria richieste in questo tempo di pandemia e rispetterà integralmente il piano d’emergenza che il Santuario di Fatima ha in vigore, risultato di un collegamento tra le disposizioni della Direzione Generale della Salute per gli spazi museologici e gli orientamenti della Conferenza Episcopale Portoghese.

I pezzi che staranno esposti appartengono per la maggior parte alla collezione del Santuario di Fatima, ve ne sono anche dei Musei dell’Azulejo, di Aveiro e di Póvoa do Varzim, oltre ad archivi e biblioteche private.

L’esposizione sarà aperta fino al 15 ottobre 2022 e potrà essere visitata gratuitamente durante i prossimi due anni.

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