06 di giugno, 2018

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Paulo Catrica ritiene la fotografia inseparabile dalla storia di Fatima

Il fotografo ha guidato la seconda visita tematica dell’anno all’esposizione temporanea “I Colori del Sole – La Luce di Fatima nel Mondo Contemporaneo”.

 

La seconda visita tematica dell’anno all’esposizione temporanea “I Colori del Sole – La Luce di Fatima nel Mondo Contemporaneo” è stata condotta dal fotografo Paulo Catrica ed ha avuto, come punto di partenza, le 13 fotografie del 13 ottobre 1917 che rappresentano il Miracolo del Sole, scattate da Judah Bento Ruah ed esposte presso questo spazio.

Il celebre fotografo e ricercatore, che ha collaborato con il Santuario di Fatima in precedenti occasioni, particolarmente con un articolo di analisi dell’opera che è servita come base di questa visita tematica e che venne pubblicato nell’edizione del novembre 2017 della rivista culturale del Santuario “Fatima XXI”, ha spiegato che all’inizio del secolo l’analfabetismo si aggirava intorno al 80% e per questa ragione le fotografie “rivestivano un’importanza e un ruolo fondamentale”.

 “Avelino Almeida non era un giornalista qualsiasi, e i suoi articoli assunsero una grande importanza grazie al loro tono enfatico che permetteva al grande pubblico di accedere, per la prima volta, a ciò che stava accadendo a Fatima”, ha detto il fotografo facendo riferimento agli articoli del giornale O Seculo, che in quella circostanza raggiunse una tiratura media di 80mila copie, primo quotidiano del Portogallo a quell’epoca, caratterizzato da “una forte connotazione politica”.

Nel 1917 i giornali avevano un formato grande, di solito con delle fotografie sulla “prima e ultima pagina”. Secondo Paulo Catrica, “al giorno d’oggi il rapporto tra immagine e parola è ancora da costruire, dal momento che l’influsso della parola incontra molta difficoltà, assistiamo a delle esagerazioni perché esiste una frattura tra parola e immagine”.

“In questo tempo l’illustrazione fotografica è molto importante, ci permette di vedere un fatto in un momento e un luogo preciso, e la sua importanza relativamente a Fatima”, ha evidenziato, mentre spiegava che per mezzo di queste 13 fotografie, due delle quali inedite, è possibile “vedere una parte di ciò che è avvenuto”.

“La storia è una memoria scritta a partire da un punto e la fotografia arriva a rivelare e confermare che ciò è successo”, ha spiegato ai presenti.

Paulo Catrica ha ricordato che “queste sono le uniche foto di quel momento, e ciò conferisce loro un valore molto importante”, e che oggi “non esiste un avvenimento senza immagini”.

“Queste fotografie sono inseparabili dalla storia di Fatima, perché arrivano a rivestire molteplici significati simbolici, rispondono ad aspettative e contesti diversi”, ha ripetuto.

Il fotografo e ricercatore del post dottorato presso l’Istituto di Storia della Università Nuova di Lisbona è stato anche membro della giuria del Premio di Fotografia Centenario delle Apparizioni di Fatima.

Il lavoro di questo apprezzato fotografo viene pubblicato ed esposto regolarmente dal 1997, in Portogallo e in Europa. Le sue fotografie fanno parte di collezioni pubbliche e private in Portogallo, Spagna, Francia, Regno Unito, Germania, Finlandia, Brasile e Canada.

Questa è stata la seconda visita tematica dell’anno all’esposizione “I Colori del Sole – La Luce di Fatima nel Mondo Contemporaneo”. Nella prima, svoltasi lo scorso mese, il fisico teorico Henrique Leitão ha riflettuto sull’argomento fede e scienza.

Fino ad ottobre sono in programma altre quattro visite tematiche: il 4 luglio, con la guida di Sandra Costa Saldanha che parlerà su “La retorica dell’arte sacra nell’Epoca Moderna”, in relazione alla scultura e pittura dei secoli dal XVI al XVIII presente nell’esposizione; il 1 agosto Ana Rita Santos affronterà il tema “Le problematiche di una esposizione per la conservazione del materiale storico”, a proposito dell’allestimento dei documenti di valore storico; il 5 settembre Laura Castro parlerà della “Opera di Irene Vilar”, in riferimento alle sculture “Quest’albero ha duemila anni” e “Il Cuore Immacolato di Maria”; e l’ultima visita tematica, che si svolgerà il 3 ottobre, sarà guidata da Isabel Roque che affronterà il tema “Il compito della museologia nella presentazione dei contenuti”.

L’esposizione temporanea “I Colori del Sole- La Luce di Fatima nel Mondo Contemporaneo” è organizzata dal Museo del Santuario è rimarrà aperta al pubblico fino al 31 ottobre, tutti i giorni dalle 9 alle 19.00 presso il Convivium Sant’Agostino, al piano inferiore della Basilica della Santissima Trinità.

Dal giorno dell’inaugurazione, nel novembre 2016, l’esposizione è stata visitata da 353 133 pellegrini.

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