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Adorazione

Durante la sua prima apparizione, l’Angelo si presenta in un invito all’adorazione di Dio. In ginocchio, curvo fino al suolo, invita i tre bambini all’adorazione, che trasforma la fede in speranza ed amore: “Mio Dio, io credo, adoro, spero e Vi amo. Vi domando perdono quelli che credono, adorano, attendono e Vi amano”. Lo spirito di adorazione nella fede, che si converte in spirito riparatore attraverso la speranza e l’amore, è compiuto attraverso la preghiera che l’Angelo insegna ai pastorelli nella Sua ultima apparizione: “Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Vi adoro profondamente e Vi offro il Preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e la Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi ed indifferenze con cui Egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del Suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi domando la conversione dei poveri peccatori”.

Fatima ricorda la centralità dell’adorazione in quanto predisposizione interiore che ci pone di fronte a Dio, mistero della fede e misericordia. La grammatica dell’adorazione è la sottomissione umile della propria esistenza nelle mani di Dio, il riconoscimento di Dio in quanto Dio e di sé stesso in quanto figlio amato. Attraverso questo processo, il credente si purifica, e con esso il suo sguardo sul mondo e le sue azioni, alla luce dell’amore con cui lo stesso Dio lo ama.

I pastorelli furono prodigi nello spirito dell’adorazione. Sorprende il talento contemplativo col quale Francesco cercava raccoglimento e silenzio per “pensare in Dio” e per consolarlo.

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ORARI

19 mar 2024

Messa, in portoghese, nella Cappella della Morte di Gesù

  • 09h00
Messa

Rosario, nella Cappellina delle Apparizioni

  • 12h00
Rosario
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