12 di maggio, 2025
![]() È stata inaugurata la nuova croce nella Cappella delle ApparizioniLa benedizione della nuova scultura in bronzo ha avuto luogo all'inizio delle celebrazioni di questo 12 maggio.
La nuova croce nel presbiterio della Cappellina delle Apparizioni è stata inaugurata la sera del 12 maggio, all'inizio delle celebrazioni del Pellegrinaggio Internazionale Anniversario. «Da tempo sentivamo la necessità di dotare lo spazio della Cappellina di una rappresentazione più visibile ed espressiva della croce con Cristo crocifisso, con un trattamento artistico più consono all’importanza del luogo», ha spiegato ai giornalisti il rettore del Santuario di Fatima, padre Carlos Cabecinhas. La nuova rappresentazione, realizzata in bronzo fuso, nasce anche per celebrare l'attuale Anno Giubilare dedicato alla speranza, che ha come immagine la croce. Per quest'opera, il Santuario ha invitato lo scultore Rogério Timóteo, che l’ha sviluppata in un "sano equilibrio tra libertà creativa e profondo rispetto per tutti i fedeli per i quali questa scultura è stata creata".
Alta 2 metri e 60 centimetri, la croce si trova dietro l'altare e a sinistra della statua della Madonna di Fatima; è stata concepita in modo che la figura di Cristo si elevi al di sopra del sacerdote che presiede la liturgia, conferendogli centralità e trascendenza, salvaguardando l'armonia di quello spazio celebrativo. «Sulla croce, Cristo assume una torsione corporea, con lo sguardo rivolto verso la statua della Madonna di Fatima, in un chiaro gesto di dialogo e comunione. La sua mano destra, aperta e tesa verso la Vergine, esprime affidamento e protezione; la mano sinistra, serrata in un'espressione di dolore, rivela il peso del sofferenza», si legge nella memoria descrittiva dell’opera, che prosegue con una descrizione più dettagliata. Entrambe le mani sono inchiodate direttamente in un cerchio che si sovrappone alla croce ed è simbolo della santità del Dio che, sul Calvario, ha donato se stesso per l’umanità. La composizione formale, partendo da questo cerchio, si riferisce anche all'ostia consacrata che rinnova il sacrificio di Cristo sulla croce. I piedi di Cristo, invece, sono inchiodati fuori da questo cerchio luminoso, riferendosi alla sua natura terrena come Figlio di Dio, sottolineando la lettura dell’asta verticale della croce, come albero della vita. Lo scultore Rogério Timóteo, autore dell'opera, è nato nel 1967 a Sintra. Il suo lavoro si focalizza sul corpo umano e utilizza principalmente marmo, bronzo e resina. Con una carriera lunga oltre trent'anni, possiede un vasto curriculum di mostre e scultura pubblica, con opere presenti in collezioni internazionali in oltre 30 paesi.
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