27 di novembre, 2020

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Il Santuario di Fatima sintonizza il suo agire, nei prossimi tre anni, con la preparazione della Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona

Il nuovo anno pastorale, che avrà per tema la frase “Lodate il Signore, che solleva gli indigenti”, presenta il messaggio di Fatima come espressione della sollecitudine di Dio nei confronti di un’umanità sofferente.

Il Santuario di Fatima intende sintonizzare i prossimi tre anni della sua azione pastorale con la preparazione alla Giornata Mondiale della Gioventù (GMG), prevista nel 2023 a Lisbona, cercando di rispondere alle nuove sfide pastorali poste dalla pandemia.

Nella presentazione dell’anno pastorale e del piano pastorale per i prossimi tre anni, svoltasi ‘on line’ questo sabato, padre Carlos Cabecinhas ha spiegato che stiamo iniziando ora un nuovo triennio che ha come orizzonte la realizzazione della GMG, il cui tema è “Maria si alzò e andò in fretta”.

Il nuovo anno pastorale, che ora incomincia, avrà per tema “Lodate il Signore, che solleva gli indigenti” e si inserisce in un contesto più generico dei tre anni, centrati in Maria, corrispondendo così all’appello di Papa Francesco nel proporre ai giovani di tutto il mondo un cammino preparatorio per la Giornata Mondiale della Gioventù a Lisbona, nell’anno 2023.

“L’orizzonte comune a tutti loro è, da un lato, il tentativo di discernere le nuove sfide secondo l’interpretazione e la proposta del messaggio di Fatima, emergenti dall’attuale situazione culturale ed economico-sociale generata dalla pandemia e, dall’altro,  - dichiara padre Carlos Cabecinhas - il desiderio di sintonizzare il Santuario con il processo di preparazione delle Giornate Mondiali della Gioventù”.

 Il Rettore del Santuario di Fatima ha affermato che la pandemia che sta colpendo il mondo “costituisce una profonda sfida pastorale che esige di essere considerata globalmente nella vita e nell’azione del Santuario”.

“La crisi emergente della pandemia offre un’opportunità per accogliere questo appello in modo particolarmente significativo” ha detto padre Carlos Cabecinhas, sottolineando che è in questo contesto di difficoltà che il messaggio di Fatima può essere, ancor di più, “espressione della sollecitudine di Dio verso l’umanità sofferente ”.

“Nella misura in cui il messaggio di Fatima invita ad intensificare l’esperienza dell’incontro con Dio, conduce necessariamente alla testimonianza cristiana e alla disponibilità a partire per la missione” ha riferito il Rettore del Santuario.

Rafforzare la proposta del messaggio di Fatima “come appello alla conversione” e perfezionare il modo di aiutare i pellegrini a viverlo; accogliere e presentare il messaggio di Fatima come la buona notizia di Dio e fare del Santuario il luogo di accoglienza dei pellegrini in situazione di fragilità o sofferenza, sono i principali obiettivi di un triennio che, nel 2021, invita ad annunciare e a proporre il valore che la fede cristiana, e il messaggio di Fatima in particolare, può offrire all’esperienza della fragilità umana.

Fatima si propone, così, “come messaggio e luogo di speranza dando senso all’esperienza della fragilità e della sofferenza umane” e i Santi Pastorelli saranno presentati “come figure esemplari nello sviluppo del significato della sofferenza e nella sollecitudine per l’altro che soffre”.

Il tema del nuovo anno pastorale parte dalla frase biblica del Vangelo di Luca: «Giovinetto, dico a te, alzati!» (Lc. 7,14), che ci riconduce ad un orizzonte di speranza, nonostante i giorni inquieti, riferisce ancora padre Carlos Cabecinhas, sottolineando la presenza e l’impegno di Dio con la storia di ciascuno e dell’umanità intera.

“Questo tema è invito ad accogliere ed irradiare questa certezza, ravvivata da questo orizzonte di speranza che l’avvenimento di Fatima  riafferma” -  dice il sacerdote evidenziando, d’altra parte, il riferimento alle Memorie di Suor Lucia, quando, nell’apparizione di giugno, alla Cova da Iria la Madonna le promise che non l’avrebbe mai abbandonata: «E tu ne soffri molto? Non ti scoraggiare. Io non ti lascerò mai. Il Mio Cuore Immacolato sarà il tuo rifugio» (Memoria IV).

Questo dialogo “illuminerà” tutto l’anno pastorale mostrandoci come nel messaggio di Fatima troviamo “il primo movimento di empatia che risiede nella volontà di conoscere ed incorporare la sofferenza dell’altro, cercando di conoscerlo e di dargli la possibilità di esprimersi”, ma anche il messaggio “come una parola che conforta ed incoraggia, perché offre una possibilità di trovare senso al superamento dello sconforto”. Il dialogo presentato da Lucia ci rimanda, inoltre, alla necessità che il Santuario trovi “processi pastorali” che consentano ai pellegrini di percepire questo luogo come quello che accoglie tutti coloro che “cercano rifugio” nel grembo materno della Vergine Maria.

Per la messa in pratica di questo nuovo ciclo pastorale di tre anni, e di questo anno pastorale in particolare, il Santuario ha preparato vari elementi di supporto, come un manifesto ed altri supporti grafici che ricorderanno, nel corso dell’anno, il tema che guida la vita del Santuario; una catechesi allusiva al tema, nei pannelli collocati ai lati della Spianata di Preghiera ed un itinerario orante come proposta ai pellegrini, per tutto il triennio.

A livello di formazione e di riflessione, si evidenzia il ritorno del Simposio Teologico-Pastorale ed il ciclo di incontri nella Basilica della Beata Vergine del Rosario.

A livello culturale sarà valorizzato il grande organo della Basilica della Beata Vergine del Rosario, con vari momenti musicali nel corso dell’anno.

Ci sarà anche l’esposizione temporanea “I Volti di Fatima: fisionomie di un paesaggio spirituale”, che è stata inaugurata oggi, potendo essere visitata a partire dal 2 dicembre e che ha la particolarità di esporre anche alcuni pezzi più significativi dell’esposizione permanente di questo Santuario.

“Quest’anno - ha affermato il rettore -  non è possibile fare la giornata di presentazione del tema del prossimo anno pastorale come eravamo abituati a fare, in virtù delle limitazioni imposte dalla situazione pandemica che ci colpisce”.

“Tutti siamo consapevoli che il prossimo anno sarà ancora profondamente segnato dalla situazione pandemica e che affronteremo molte difficoltà, ai più diversi livelli. Ma crediamo che il messaggio di Fatima è messaggio di speranza e di incoraggiamento”, ha detto al termine della sua presentazione, augurando che si possa ritornare in Santuario “senza limitazioni e il più presto possibile”.

La sessione di apertura del nuovo anno pastorale, che inizia questa domenica, la prima del tempo d’Avvento, è stata trasmessa ‘on line’, senza la presenza fisica di invitati, il che ha costituito anche un segno del tempo che Fatima sta vivendo, unitamente agli altri paesi e al mondo intero, facendo esperienza ancora di un fine settimana con restrizioni obbligatorie nell’ambito delle misure di contenimento dello Sato d’Emergenza.

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