13 di giugno, 2025
![]() “Il mondo ha bisogno di questa saggezza del cuore”In questo 13 giugno, D. Alexandre Palma ha invitato i pellegrini a seguire l’esempio di Maria e a perorrere il cammino fino a Dio a partire dalla “strada del cuore”.
Nell’Immacolato Cuore di Maria, annunciato nella seconda apparizione come rifugio e cammino che condurrà a Dio, D. Alexandre Palma ha incontrato l’ispirazione ed il fondamento per l’omelia che ha proferito, nella messa del Pellegrinaggio Internazionale Anniversario di Giugno. “Qui portiamo il nostro cuore, come in vasi di argilla, per confidare tutto alla Madre del Cielo”, ha iniziato riferendo il vescovo ausiliare di Lisbona ai circa quattromila pellegrini presenti nel Recinto di Preghiera e a tante altre migliaia che accompagnavano le celebrazioni via mezzi televisivi e digitali. Gli ha proposto di percorrere il cammino fino a Dio partendo da dentro, “per la strada del cuore”, nella certezza che là risiedono le più grandi sfide ma anche le maggiori allegrie. “Il mondo necessita di questa saggezza del cuore” ha affermato il presidente della celebrazione, che ha identificato tre indizi per coloro che hanno il cuore trasformato dalla grazia divina. Il primo indizio: “saper benedire”. Il vescovo ausiliare di Lisbona ha evidenziato che “un cuore che benedice è un cuore benedetto” ed ha incentivato i pellegrini a scegliere di dire bene e non il suo contrario. “Siate nella Chiesa e nel mondo questo sale e questa luce di benedizione”, ha esortato. Il secondo indizio: “saper conservare tutto in se”. Così come Maria, che conservava ogni evento nel suo cuore,D. Alexandre Palma ha ricordato ai pellegrini che “solo un cuore così ci permetterà di unificare ed armonizzare la propria storia personale, che tante volte ci sembra frammentata in mille pezzi, ma nella quale tutto può avere senso”. Ha inoltre ricordato: “già l’apostolo Paolo esortava ‘Esaminate ogni cosa, tenete ciò che è buono’. “Un cuore saggio conosce l’arte del discernimento, che richiede attenzione, pazienza e, soprattutto, speranza” ha detto il presidente della celebrazione, sottolineando che è questo che Maria ci vuole dire, nel dialogo “cuore a cuore” che ogni pellegrino stabilisce con Leia a Fatima. “Se oggi abbiamo portato qui i nostri sogni e paure, le nostre suppliche ed azioni di grazia allora porteremo con noi la ferma volonta di benedire tutto nella vita, vedere, ascoltare e conservare” ha affermato. D. Alexandre Palma ha concluso dicendo che questa è la via per incontrare nel cuore di Maria, non solo rifugio, ma anche la mappa per il cammino fino al cuore misericordioso di Dio. Per la pace e per il PapaNel saluto finale, al seguito della benedizione degli oggetti religiosi, il vescovo di Leiria-Fatima ha invitato i pellegrini ad includere due intenzioni nelle proprie preghiere. Nella notte in cui la guerra in Medio Oriente ha conosciuto nuovi sviluppi drammatici, D. José Ornelas ha fatto un appello ai responsabili di questi conflitti affinché incontrino “cammini di accordo, pace e fratellanza”. Nella seconda intenzione ha fatto riferimento all’inizio del madanto di Papa Leone XIV che sta per compiere un mese. “Raccomandiamolo anche qui a Fatima alla protezione di Maria” ha chiesto D. José Ornelas “perchè in comunione, in partecipazione attiva e in spirito di missione possiamo costruire una Chiesa migliore” ha concluso. Nel pellegrinaggio internazionale Anniversario di Giugno, i servizi del Santuario di Fatima hanno registrato l’iscrizione di oltre 80 gruppi di pellegrini, la maggior parte proveniente da altri paesi. Fra i gruppi stranieri si distaccano i polacchi, con 19 pellegrinaggi ed oltre 850 pellegrini. Seguono gli spagnoli con 7 gruppi e circa 500 pellegrini e gli Stati Uniti d’America con 10 gruppi e circa 250 pellegrini. In questo pellegrinaggio, nei giorni 12 e 13, l’Associazione dei Serviti della Madonna di Fatima, ha ricevuto 32 pellegrini al servizio dei lava piedi, ha accolto 46 persone nei primi soccorsi medici ed ha proceduto all’ammissione di 47 malati. |